è il nome di una terra mitica, narrata da Virgilio nell’Eneide.
Un luogo dove la vigna e il vino parevano fluire copiosi, frutto del lavoro delle sue genti: gli Enotri.
è il nome della nostra cantina fondata nel 1974, a onore della sua storia, della sua terra e del suo frutto, creata allo scopo di coltivare i vigneti comuni, diffonderne le uve e fare vino democratico e accessibile.
Il sogno nasce a Cirò Marina, sede della cantina, dove i vigneti digradano copiosi dalle colline alle sponde dello Ionio. Trenta ettari in tre suggestive contrade, coltivati a cordone speronato per le uve nere e, a Gujot, per quelle a bacca bianca, separati dalla leggendaria strada Statale 106, che costeggia lo Ionio da nord a sud, unendo la vita degli uomini più che dividere le loro terre.

Varietà di uve alloctone ma anche e soprattutto autoctone, nella migliore tradizione di Enotria: Greco bianco, Pecorello, Magliocco e Gaglioppo, che prosperano sulla terra argillosa, a medio impasto, feconda e rigogliosa di uve da millenni, come dimostrano le testimonianze archeologiche della zona.
Tradizione e innovazione, non è una contraddizione. La tecnologia vinicola al servizio della saggezza popolare, l’unica possibile per un vino democratico, accessibile, in due parole: umano e calabrese.

La DOC Cirò Marina è una delle Denominazioni d’Origine più antiche d’Italia (1969) voluta dai produttori locali proprio per garantire la provenienza dei vini da questa terra unica, antica e nobile. Appartengono alla Doc le denominazioni Cirò Bianco e Rosato,

mentre al Rosso è riservata un’attenzione particolare. Infatti può fregiarsi anche della denominazione “Classico” e “Superiore” fino a “Riserva”.
Il Rosso DOC vede la presenza del Gaglioppo all’80% minimo, mentre il Cirò Bianco DOC deve essere prodotto con almeno l’80% di uva Greco Bianco.